Oro, AI, Bitcoin… e il grande ritorno dei metalli

13 luglio 2025
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Chi comanda davvero nel 2025? Oro, AI, Bitcoin… e il grande ritorno dei metalli

Nel mondo siderurgico siamo abituati a ragionare in tonnellate, impianti, cicli di lavorazione e fusioni ad alta temperatura. Ma dietro a ogni colata, ogni laminato e ogni trave si muovono equilibri economici che spesso sfuggono alla prima occhiata.

La classifica dei 50 asset più capitalizzati al mondo nel 2025 è uno strumento utile per capire come sta cambiando il mercato globale, e quali materiali, oltre al ferro, stanno tornando al centro dell’attenzione degli investitori.


L’oro resta il punto fermo, ma i metalli industriali sono in risalita

L’oro, come sempre, guida la classifica: 22,6 trilioni di dollari di capitalizzazione lo rendono ancora il simbolo della sicurezza finanziaria.
Ma oggi non è più solo: il ferro e i metalli industriali, che per anni sono rimasti un po’ in secondo piano rispetto alla narrativa delle big tech, stanno tornando protagonisti.

Un esempio? L’argento ha raggiunto una capitalizzazione di 2,17 trilioni di dollari, superando colossi come Google e Meta.
È un dato che dovrebbe far riflettere: metalli che servono davvero, che stanno dentro i pannelli fotovoltaici, nelle batterie, nei cavi e perfino nei componenti medicali.

E se l’argento è già lì, chi dice che non toccherà presto al rame, al platino, al ferro in chiave green?

Dove vanno i soldi del mondo

Ecco la top 5 per dare un’idea:

  • Oro – 22,6 T$

  • NVIDIA – 4 T$

  • Microsoft – 3,7 T$

  • Apple – 3,1 T$

  • Amazon – 2,3 T$

  • Al sesto posto c’è Bitcoin, al settimo, come detto, l’argento.
    I metalli reali iniziano a scalare la classifica, proprio mentre il mondo cerca materiali per costruire una nuova infrastruttura energetica.

    5 spunti interessanti per chi lavora nell’acciaio

  • L’industria pesante non è più fuori moda, anzi: la domanda di metalli per applicazioni rinnovabili e industriali è in forte crescita.

  • Le aziende siderurgiche che investono in innovazione di processo e materiali a basso impatto potrebbero vedere un salto di capitalizzazione già entro il 2026.

  • Il ferro potrebbe tornare a far parte della grande narrativa finanziaria, soprattutto se collegato a progetti infrastrutturali e piani pubblici (es. PNRR, energia green, ferrovie, edilizia scolastica).

  • L’economia digitale ha bisogno di impianti fisici: ogni data center, ogni fabbrica di chip è costruita con tonnellate di acciaio strutturale.

  • Il platino, utilizzato in catalizzatori e celle a combustibile, è entrato nella top 30 con 364 miliardi di capitalizzazione: un metallo industriale “freddo” per temperature “caldissime”.

  • Uno sguardo al futuro: 2026 e oltre

    Se nel 2025 il focus è ancora molto su oro, tech e cripto, nei prossimi 12-18 mesi è molto probabile che:

    I metalli industriali crescano ancora: la domanda di acciaio, rame e nichel è sostenuta da nuovi investimenti pubblici e privati
    Si parli sempre di più di acciai speciali: altoresistenziali, legati a basso impatto, acciai per l’idrogeno
    Le aziende della siderurgia che puntano su trasparenza, sostenibilità e tracciabilità scalino anche il valore finanziario
    Uranio e litio si rafforzino nel mix industriale, ma richiederanno supporto infrastrutturale… fatto anche di ferro

    Il ferro è ancora centrale, ma va raccontato meglio

    Guardando questa classifica, si capisce che il futuro sarà dominato da asset di vario genere.
    Chi lavora nel mondo del ferro, dell’acciaio e delle lavorazioni meccaniche non è fuori da questo gioco.
    Anzi, è dentro fino al collo. Solo che, a differenza dei big della tecnologia, spesso lo dimentica.


    Il nostro compito, come operatori di questo settore, è far capire che senza ferro non si costruisce nulla.
    E che anche noi possiamo entrare, a pieno titolo, nella nuova mappa economica del mondo.


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    I 50 asset più capitalizzati nel mondo

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