Sardelli 1871: Una Storia di Ferro e Famiglia

08 giugno 2025
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Sardelli 1871 – Storia di ferro, cuore toscano. Una famiglia, un’impresa, un secolo e mezzo di cambiamento

Ci sono aziende che nascono, crescono, si espandono e poi, con il tempo, svaniscono. E poi ci sono quelle che attraversano le generazioni come una linea continua, che resistono alle guerre, ai cambi di mercato, alle crisi e alle rivoluzioni industriali. Sardelli 1871 è una di queste. Un pezzo di storia viva, solida, come il ferro che oggi commercia, ma che un tempo era… legno.


Dal vino al ferro: una storia di trasformazione e intuizione

Tutto cominciò nel 1871. Mentre in Italia si spegnevano gli ultimi fuochi del Risorgimento e Firenze cedeva il posto a Roma come capitale del Regno, a Siena nasceva un’attività artigiana destinata a durare oltre 150 anni. Sardelli, all’epoca, produceva botti. Di legno, fatte a mano, costruite per contenere il vino toscano. Una tradizione antica, quasi sacra in queste terre.

Ma Sardelli non si è mai fermata al passato. Intuì, prima di molti, che il futuro passava anche dal ferro: accessori metallici per le botti prima, poi componenti veri e propri. Da lì in poi fu una progressiva metamorfosi. E con pazienza, coraggio e spirito imprenditoriale, la piccola bottaia divenne una moderna azienda del settore siderurgico.


Oggi: acciaio, clienti e competenza. Ma sempre con radici profonde

Oggi Sardelli 1871 è un punto di riferimento in Toscana e Umbria per chi lavora con il ferro. Fornisce travi, tubi, lamiere, laminati, profili metallici. Serve officine meccaniche, carpenterie, serramentisti, costruttori e terzisti. Ma non si limita alla vendita: affianca i clienti, consiglia, ottimizza. È un partner, non solo un fornitore.

Ogni ordine viene trattato con cura, perché in Sardelli si lavora ancora con quella mentalità artigiana che non ha paura del dettaglio. E in un mercato dove spesso si guarda solo al prezzo, Sardelli punta ancora sulla qualità, sull’affidabilità e su un servizio preciso. Sì, perché consegnare in tempo e bene è diventato parte della sua identità.


Quanto è rara un’azienda come Sardelli? I numeri parlano chiaro.

In Italia, le aziende che superano i 100 anni di vita sono pochissime. Secondo Unioncamere, nel 2023 erano appena 2.653 le imprese centenarie iscritte al Registro Nazionale delle Imprese Storiche – su oltre 6 milioni di imprese attive in Italia. Meno dello 0,05%.

Quelle che, come Sardelli, hanno superato i 150 anni, sono una vera rarità. Parliamo di una manciata per ogni regione. In Toscana, realtà simili si contano sulle dita di una mano.

Questi numeri rendono ancora più straordinaria la storia dell’azienda. Perché rimanere sul mercato per così tanto tempo, in un settore difficile e competitivo come quello siderurgico, non è frutto del caso. È segno di una visione. Di un equilibrio tra innovazione e tradizione. Di una gestione familiare che ha saputo evolversi restando fedele a sé stessa.


Ferro, sì. Ma anche valori.

Sardelli è un’azienda dove il ferro si taglia, si carica, si pesa. Ma è anche un’azienda dove ci si saluta, ci si conosce per nome, si lavora fianco a fianco. Dove i collaboratori spesso restano per anni. Dove i clienti diventano amici. Dove la parola “fiducia” non è una parola da brochure, ma una cosa che si costruisce, giorno dopo giorno.

È anche per questo che chi inizia a lavorare con Sardelli, difficilmente se ne va.


E domani? Il futuro ha sempre bisogno di basi solide

Guardare avanti è fondamentale. E Sardelli lo fa: digitalizzazione, logistica ottimizzata, attenzione alla sostenibilità, rinnovamento dei processi. Ma senza dimenticare mai da dove si viene.

Perché la forza di un’azienda storica non è solo nell’età, ma nella capacità di restare contemporanea senza perdere il proprio stile. Come certe architetture toscane: antiche, robuste, ma perfettamente inserite nel paesaggio moderno.


Sardelli 1871 non è solo una ditta. È una storia da raccontare.

In un mondo che corre veloce, fatto di startup lampo e aziende che nascono e spariscono nel giro di cinque anni, Sardelli è una di quelle rare realtà che ci ricordano quanto valore ci sia nella costanza. Nella pazienza. Nella solidità.

Più che un’azienda, è un patrimonio. Di famiglia. Di territorio. Di cultura del lavoro.