
Mercato Siderurgico 2025: analisi tecnica e prospettive
Il settore siderurgico rappresenta un pilastro fondamentale dell’economia mondiale, con implicazioni dirette sull’industria manifatturiera, automobilistica, edilizia e sulle grandi infrastrutture. Nel 2025, il contesto macroeconomico, la lenta volatilità delle materie prime e le dinamiche geopolitiche continuano a influenzare in modo determinante prezzi, volumi di produzione e scambi commerciali. Di seguito una panoramica completa, con analisi tecnica sui principali indicatori (future, materie prime, coil, rottame), proiezioni di domanda e offerta, e previsioni finanziarie divise per trimestri.
1. Panoramica del mercato siderurgico globale ed europeo
1. Dimensioni e trend globali
- Secondo stime World Steel Association (WSA), la domanda globale di acciaio nel 2025 è prevista in crescita moderata (intorno al +2% annuo), portandosi da circa 1,81 miliardi di tonnellate (dato 2023) a 1,85 miliardi nel 2024 e 1,88 miliardi nel 2025.
- La ripresa economica post-pandemica (benché rallentata da tensioni geopolitiche e inflazione elevata) ha favorito una stabilizzazione della produzione in Cina, che rimane il maggior consumatore di acciaio, e un incremento della domanda in Asia sud-orientale.
2. Focus sull’Europa
- L’Europa contribuisce per circa il 10% alla produzione globale di acciaio; tra i principali produttori troviamo Germania, Italia, Francia e Spagna.
- Le politiche ambientali (Green Deal, obiettivi di decarbonizzazione) spingono il settore verso l’utilizzo di tecnologie più pulite, specialmente forni elettrici ad arco (EAF), che comportano un crescente uso di rottame di acciaio rispetto ai metodi tradizionali basati sul minerale di ferro.
- La domanda interna europea nel 2025 è prevista leggermente in aumento (+1% / +1,5% su base annua), sostenuta dalla ripresa del settore automotive (soprattutto veicoli elettrici) e dalle infrastrutture verdi.
2. Indicatori principali e materie prime
1. Minerale di ferro
- Rappresenta la principale materia prima per la produzione di ghisa in altoforno. I prezzi spot del minerale di ferro (Fe 62%) nel 2024 si sono posizionati in media tra i 100 e i 120 USD/tonnellata. Per il 2025 ci si attende una relativa stabilità dei prezzi, con range previsto fra 90 e 110 USD/tonnellata, trainata da un incremento dell’offerta mineraria (Australia, Brasile) e da una domanda cinese che, sebbene ancora elevata, pare meno aggressiva rispetto al passato.
2. Carbone metallurgico (coke)
- Il carbone metallurgico utilizzato nei processi ad altoforno ha visto prezzi volatili nel 2024, oscillando tra i 250 e i 320 USD/tonnellata. Una riduzione graduale della dipendenza europea dal carbone, unita a forniture più diversificate, potrebbe mantenere i prezzi su un livello medio-alto, ma con trend leggermente decrescente verso fine anno (attesi 230-280 USD/tonnellata in media nel 2025).
3. Rottame di ferro
- L’uso di rottame è in crescita costante, grazie all’aumento dei forni elettrici e alla necessità di ridurre le emissioni di CO₂.
- I prezzi del rottame, storicamente legati alla domanda interna e ai flussi di esportazione, si sono aggirati sui 350-400 EUR/tonnellata in Europa nel 2024; per il 2025 si stima un intervallo simile, 340-390 EUR/tonnellata, con picchi stagionali legati principalmente a variazioni della domanda dei produttori EAF.
4. Coil (HRC – Hot Rolled Coil)
- I coil laminati a caldo rappresentano uno dei prodotti più scambiati nel settore dell’acciaio, con utilizzi in edilizia, automotive e macchinari industriali.
- Nel 2024, i prezzi del HRC in Europa si sono mossi in un range compreso tra 620 e 750 EUR/tonnellata, influenzati dalla disponibilità di rottame e minerale, nonché dalla domanda del settore manifatturiero.
- Per il 2025, le previsioni indicano un lieve aumento nella prima metà dell’anno (fino a 770 EUR/tonnellata), con un potenziale calo nella seconda metà qualora la domanda rallentasse o i costi energetici si mantenessero stabili.
3. Analisi tecnica e finanziaria
L’analisi tecnica del mercato siderurgico si basa su diversi elementi: trend storici, indicatori di momentum, volumi di scambio e correlazione con altri mercati (petrolio, gas naturale, valute). I future sul minerale di ferro, sul rottame e sui coil sono scambiati su diverse borse internazionali (ad es. la London Metal Exchange per i contratti su rottame e HRC, e mercati asiatici per i derivati sul minerale di ferro).
1. Indicatori di momentum
- I volumi sui contratti future di HRC e rottame mostrano ciclicamente picchi tra fine inverno e inizio primavera, in corrispondenza dell’aumento della produzione industriale.
- Gli indicatori tecnici (RSI, MACD) per i future sul minerale di ferro suggeriscono un trend di consolidamento. Non si prevedono picchi eccessivi, bensì una volatilità contenuta, a meno di shock geopolitici.
2. Correlazione con i mercati energetici e valutari
- La dinamica dei prezzi del gas naturale in Europa (ancora alta ma più stabile rispetto ai picchi del 2022-2023) incide sui costi di produzione delle acciaierie elettriche. Un eventuale incremento imprevisto del costo dell’energia potrebbe, nel breve termine, far lievitare i prezzi finali dell’acciaio.
- Il tasso di cambio EUR/USD influenza sia l’export europeo di prodotti siderurgici sia il costo delle materie prime quotate in dollari. Se l’euro rimanesse forte o in moderato apprezzamento, potrebbe contenere la spesa per le importazioni di minerale e carbone, ma ridurre la competitività dell’export di acciaio. Oggi il cambio euro/dollaro è 1,03. Il dollaro è relativamente debole rispetto all'euro, considerando che il tasso di cambio è 1 EUR = 1,03 USD. Storicamente, un dollaro forte si aggira sotto 1,00 USD per 1 EUR (ad esempio, negli anni in cui il tasso era 0,90-0,95 USD per 1 EUR), mentre un dollaro debole supera 1,10-1,20 USD per 1 EUR.
3. Domanda e offerta
- Offerta: la produzione europea è attesa in leggera crescita (+1,5%) nel 2025, supportata da investimenti in tecnologie EAF e dal parziale recupero di capacità produttiva. A livello globale, Cina e India continueranno a dominare la scena produttiva.
- Domanda: la domanda interna europea risente delle condizioni del settore automobilistico, che nel 2025 si prevede in ripresa (probabilmente falsa ripresa), e di quello edilizio, ancora condizionato dai tassi di interesse. A livello globale, la crescita principale arriva dai mercati emergenti del Sud-est asiatico e dall’India.
4. Previsioni trimestrali per il 2025
Di seguito una sintesi delle possibili evoluzioni per ogni trimestre del 2025, considerando fattori stagionali, macroeconomici e di analisi tecnica.
4.1 Primo trimestre (Q1)
- Stagionalità: storicamente, gennaio-febbraio sono mesi di minor attività in Europa a causa delle condizioni climatiche e dell’effetto post-festività.
- Domanda: tende a crescere verso la fine di Q1, quando le aziende ricostituiscono gli stock.
- Prezzi:
- Il rottame potrebbe mostrare un leggero rialzo verso marzo (fino a 380-390 EUR/tonnellata).
- Il coil HRC potrebbe muoversi tra 700 e 770 EUR/tonnellata, sostenuto da riordini post-invernali.
- Analisi tecnica: Gli indicatori suggeriscono un momentum positivo verso la chiusura di Q1, con incremento moderato dei volumi scambiati.
4.2 Secondo trimestre (Q2)
- Stagionalità: con l’inizio della stagione costruttiva e la ripresa dell’attività industriale, la domanda di acciaio aumenta.
- Domanda: in crescita soprattutto per i settori automotive e macchinari industriali.
- Prezzi:
- Possibile picco di HRC a 790 EUR/tonnellata o leggermente superiore, se la domanda del settore auto rispetterà le aspettative.
- Il rottame potrebbe stabilizzarsi su 370-380 EUR/tonnellata, grazie a un miglior equilibrio domanda/offerta.
- Analisi tecnica:
- RSI e MACD potrebbero indicare lievi segnali di ipercomprato in aprile-maggio, con possibili correzioni a inizio giugno in seguito al rallentamento dei consumi.
4.3 Terzo trimestre (Q3)
- Stagionalità: l’estate porta un leggero rallentamento delle attività in Europa (ferie estive, chiusure parziali degli impianti produttivi).
- Domanda: tende a calare a luglio-agosto, con un rimbalzo a settembre quando le produzioni riprendono.
- Prezzi:
- L’HRC potrebbe subire un calo temporaneo a 680-700 EUR/tonnellata durante i mesi estivi, recuperando verso l’inizio di Q4.
- Il rottame segue dinamiche simili, con una finestra di flessione in agosto.
- Analisi tecnica: possibile correzione a metà trimestre, con volumi ridotti. Si consiglia attenzione a eventuali news geopolitiche che potrebbero accentuare la volatilità.
4.4 Quarto trimestre (Q4)
- Stagionalità: la produzione industriale riprende slancio in autunno, ma verso novembre-dicembre si assiste a un calo fisiologico.
- Domanda: rimane stabile o in leggero aumento fino a metà novembre, poi diminuisce per chiusure di bilancio e riduzione degli stock in vista della fine dell’anno.
- Prezzi:
- L’HRC potrebbe oscillare tra 660 e 690 EUR/tonnellata. Se la domanda globale restasse forte, i prezzi rimarrebbero nella parte alta del range.
- Rottame stabile su valori di circa 370-380 EUR/tonnellata, con possibili picchi al ribasso in caso di minor attività negli ultimi mesi.
- Analisi tecnica: volumi in leggero calo a fine anno, con potenziali occasioni di acquisto per chi cerca prezzi più contenuti in vista del 2026.
5. Conclusioni e prospettive
- Il mercato siderurgico globale nel 2025 si muoverà in uno scenario di crescita moderata, spinto dall’aumento della domanda nei settori automotive, edilizia e infrastrutture verdi.
- L’Europa manterrà un ruolo significativo, sebbene la produzione continui a fare i conti con costi energetici apparentemente elevati e politiche sempre più stringenti sul fronte ambientale.
- A livello di prezzi, si prevede volatilità moderata: i costi delle materie prime (minerale di ferro, carbone metallurgico, rottame) resteranno sotto controllo, salvo eventi geopolitici inattesi.
- L’analisi tecnica suggerisce movimenti stagionali e possibili picchi di prezzo nel secondo trimestre, quando la domanda raggiunge livelli elevati, e una fase di consolidamento tra terzo e quarto trimestre.
- Dal punto di vista finanziario, la tenuta o il rafforzamento dell’euro potrebbero influenzare la competitività dell’export europeo e il costo di importazione delle materie prime in dollari.
- Infine, l’attenzione agli sviluppi normativi in tema di sostenibilità (ESG, quote di CO₂, dazi verdi) sarà fondamentale per comprendere l’evoluzione di lungo termine del mercato siderurgico, non solo per il 2025 ma anche negli anni a venire.
In sintesi, il 2025 si configura come un anno di equilibrio dinamico per l’acciaio, con spinte rialziste su domanda e transizione ecologica controbilanciate da possibili incertezze macroeconomiche e geopolitiche. Per operatori, investitori e produttori, sarà importante monitorare gli indicatori chiave (prezzi del rottame e del minerale, costi energetici, ciclicità stagionale) e adottare una gestione del rischio flessibile, in un contesto di mercati sempre più interconnessi.